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AREA FORMAZIONE

La formazione classicamente intesa sarebbe volta a sviluppare sia competenze tecniche (saper fare), sia le famose competenze trasversali (cioè il saper essere). Questo modo di intendere il processo formativo può essere arricchito sia nella fase di progettazione che in quella di realizzazione, “aggiungendo” un ingrediente che noi chiamiamo “ottica relazionale o clinica”.

 

Guardando la formazione da questo punto di vista, nella fase di richiesta di formazione da parte di una organizzazione, ente o istituzione si pone particolare attenzione a quelle componenti contestuali che hanno motivato il porgere la domanda di formazione. Comprensione che poi viene condivisa con il contesto stesso che pone la domanda, per orientare uno sviluppo della progettazione coerente con la domanda che la ha motivata.

 

In fase di erogazione della formazione la logica relazionale e clinica arricchisce lo stare in aula trasformando l’utente in un attore attivo dell’evento formativo stesso, rendendolo competente nella lettura delle dinamiche istituzionali e organizzative di cui al contempo si trova ad essere un creatore attivo oltre che uno spettatore passivo.

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